La storia della danza classica

La storia della danza nel XX Secolo

-Parigi inizio XX Secolo

storia della danza classica

Storia della danza

Al volgere del XX secolo l’ambiente accademico della danza occidentale è fortemente influenzato dagli stilemi della forma classico-accademica. La maggiore istituzione in questo senso è certamente L’Opera di Parigi.
La scuola fondata presso i suoi istituiti da LuIgi XIV,
l’Académie Royale de la Danse, è il luogo dove il linguaggio e il lessico tradizionale del balletto, o danse d’ecole, hanno luogo.
Per tutto l’Ottocento l’Academie de L’Opera aveva stancamente e rigidamente proposto balletti e coreografie  che non proponevano alcuna ricerca sul movimento o sulla musica. Ne sono di esempio il lavoro di 
Petipa (protagonista della parabola del ballestto russo) e di Luigi Manzotti, coreografo italiano (Excelsior, 1881).
La ieraticità e allo stesso tempo leziosità di questi stili viene in effetti messa in discussione dai romantici, ad esempio con Caikovskij (Il Lago dei cigni, La bella addormentata, Schiaccianoci), ma bisognerà aspettare gli anni dieci del Novecento per assistere a quel lavoro di rottura e ricerca che sarà fatto a Parigi dai Russi, con Stravinskij e Prokof’ev, Diaghilev e Sostakovic.
In questo contesto anche il lavoro di ricerca sulla coreografia di 
Vaslav Nijinsky (nella foto a destra) è stato importante e veramente rivoluzionario. Le sue forme fuggono l’idea della frontalità del ballerino, per aprirsi a ricerche spaziali aperte, schiacciate, libere. Spesso ispirandosi alla storia dell’arte, in particolare a tutta la tradizione del bassorilievo bizantino e dell’arte greca classica, Niijnsky crea le condizioni per lo sviluppo del balletto moderno, dove coreografia, musica e scene tendono a un tutt’uno, ma in cui ogni ambito di fatto sviluppa un’autonomia dei codici espressivi.

-Germania inizio XX Secolo

posizioni di danza classica

Danza classica

A differenza di quello che accadde negli Stati Uniti, in Germania la forte spinta di rinnovamento, individuabile nel lavoro di Rudolf Laban, Kurt Joos e Mary Wigman, si interruppe bruscamente. La situazione politica del paese, con l’avvento del Nazismo, ne fu la causa.

I talenti appena citati furono costretti a scappare Inghilterra (Laban e Loos) mentre Mary Wigmanrimase in Germania dedicandosi esclusivamente all’insegnamento sospendendo le esibizioni. La danza libera appena nata (anni ’10) fu ridotta al silenzio. Si dovranno attendere gli anni settanta del XX secolo per vedere rinascere la scuola tedesca di danza moderna, la Tanzentheater. L’unica realtà di ricerca che sopravvisse fu nel lavoro che Oskar Schlemmer riuscì a portare avanti grazie al Bauhaus. Questa scuola fu centro nevralgico per la diffusione del razionalismo applicato al design, e in generale per la diffusione delle moderne teorie sull’Architettura, sulll’Arte Astratta, sulla Fotografia e nella progettazione di oggetti d’uso quotidiano. E’ insegnando presso questa scuola (che fu prima a Weimar, in seguito a Dessau ed infine a Berlino)  che Schlemmer elaborò la sua teoria su la danza astratta matematica, che insegnò a partire dal 1922, dirigendo l’atelier di teatro della scuola. Mise in scena la trilogia geometrica del Balletto triadico. Ispirandosi al codice espressivo del teatro delle marionette (come tra l’altro fece anche Nijinsky) Schlemmer elaborò un linguaggio corporeo che eludesse il più possibile ogni sentimentalismo. La danza doveva quindi evitare ogni eccesso di affettazione del gesto o sentimentalismo, a favore dello sviluppo di una piena autonomia di linguaggio.

-Il Secessionismo prelabaniano

Storia della Danza E dell'Arte

Storia Di Arte e Danza

Con l’esplodere del movimento secessionista nelle arti visive si assiste a un florido scambio tra Vienna, Monaco e Berlino. Sono i primissimi anni del XX secolo e una generazione di artisti , in particolare pittori e architetti, si ribella contro gli schematismi della tradizione accademica.
Vienna sarà l’epicentro della diffusione della nuova arte, con il suo Palazzo della Secessione, che sceglie forme secche e bidimensionali, scartando il pesante plasticismo accademico che derivava dalla fase Neoclassica del secolo precedente. Nell’architettura, forme fitomorfe e ondulate s’insinuano, creando effetti asimmetrici e giochi di luce e ombra. In pittura Gustav Klimt e Oskar Kokoschka offrono strade molto diverse nella ricerca di uno stile pittorico fortemente influenzato dalle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud. In questo contesto si creano le basi per una ricerca di un nuovo codice espressivo anche nel teatro e nella danza. Sono gli anni che preparano il terreno al rinnovamento che da lì a poco vedrà protagonista, a Monaco, il lavoro di Laban. Possiamo infatti parlare di 
scuola prelabaniana. Si inseriscono in questo contesto le viennesi sorelle Weisenthal.

Storia di arte e Danza Classica

Storia della danza e dell’ arte

La loro ricerca per effettuare una rottura con la tradizione accademica del balletto e della danza si concentra più che altro sugli aspetti stilistici che coreografici dei movimenti del corpo. Le sorelle difatti elaborano un nuovo modo di danzare il walzer, riuscendo quindi a reinterpretare la danza viennese per eccellenza. A Monaco la rottura con la tradizione accademica si concretizza nel movimento artistico del Blauer Reiter. Artisti del calibro di Franz Marc, Vassiliy Kandiskij, Paul Klee, solo per citare i più conosciuti, si dedicano allo studio delle arti visive in stretta connessione con il contesto culturale della città. Famosi in questo senso gli studi sulla musica e sul suo corrispettivo percettivo-visivo di Vassily Kinadinskij. Sul versante della danza moderna s’impongono Aleksandr Sakharov e Clotilde Von Derp. Evidente l’influenza del lavoro di ricerca di Kandinskij nella definizione che Sakharov farà del suo stile di danza, ovvero una danza che fosse assoluta, una “libera musica di movimenti”…
I due ballerini, oltre a lavorare assieme nella ricerca di uno stile di danza nuovo e libero, si sposano a Zurigo nel 1919. Già da qualche anno prima però i due viaggiavano per le maggiori città centro e nord europee, in una vera e propria tournée. Anche loro però, con lo scoppiare del conflitto della seconda guerra mondiale, lasceranno l’Europa alla volta dell’America Centrale.