Il balletto Classico: Don Chisciotte e Sogno di una notte di mezza estate

Don Chisciotte

Balletto in un prologo e quattro atti. Coreografia e libretto di Marius Petipa. Musica di Ludwig Minkus, Scene e costumi di Pavel Isakov, Fiodor Shenyan e Changuine. Mosca, Teatro Bolscioi, 14 dicembre 1869. Interpreti: Anna Sobeshanskaya (Kitri), Sergei Sokolov (Basil), Gillert (don Chisciotte), Pavlova (Luana), Espinosa (Sancho Panza).

Don Chisciotte

Il balletto classico

L’ARGOMENTO. Prologo. Don Chisciotte, affascinato dai romanzi cavallereschi, comunica al servo Sancho Panza la decisione di divenire cavaliere errante e improvvisa un’armatura. Primo atto. In un mercato a Barcellona, la giovane Kitri è costretta dal padre oste ad accettare le offerte del ricco Gamache e a respingere l’amato Basilio. Don Chisciotte giunge all’osteria a cavallo di Ronzinante e crede di ravvisare in Kitri la donna idealizzata e amata, Dulcinea. Secondo atto. Don Chisciotte sfida Gamache a duello, ma viene deriso e cacciato. Basilio finge di uccidersi e implora con l’ultimo respiro il padre di Kitri perché gli conceda la mano della figlia. Questi cede alla richiesta del moribondo, che smette la finzione e si unisce felicemente alla sua Kitri. In mezzo ai mulini, don Chisciotte rende omaggio al re degli zingari e assiste alle danze che questi ha organizzato per burlarsi di lui, poi si lancia contro le marionette di un teatrino come fossero soldati nemici, e contro un gruppo di mulini a vento, che gli appaiono ostili giganti. Terzo atto. Nella foresta don Chisciotte, ferito durante lo scontro con i mulini, e Sancho, si addormentano. Don Chisciotte sogna il giardino di Dulcinea, popolato da esseri fantastici; egli combatte contro un ragno gigantesco, e vinto, vede finalmente la donna adorata. Ma il sogno svanisce. Don Chisciotte si imbatte nel duca, con il suo seguito, ed è invitato al castello. Atto quarto. Nel castello del duca, si tengono grandi festeggiamenti in onore di don Chisciotte, che viene sfidato a duello e clamorosamente battuto dal cavaliere della Luna d’Argento. Costui non è altri che Carrasco, amico di don Chisciotte; egli strappa cosi all’eroe la promessa di rinfoderare la spada almeno per un anno. Amareggiato, ma fedele alla promessa, don Chisciotte depone le armi e fa ritorno a casa.

La musica

Musiche del Don Chisciotte

Il Balletto Classico

Compositore russo-austriaco di origine polacca Ludwig Minkus nacque a Vienna nel 1827 dove compì i suoi studi musicali, mentre la maggior parte della sua attività artistica fu svolta in Russia. Debuttò a Parigi come compositore di balletto nell’aprile 1846 con Paquita, scritta in collaborazione di Deldevez, poi lavorò anche con Delibes nella stesura di La source che fu presentato con scarso successo il 12 novembre 1866. Intanto L’unione di Teti in Peleo, un suo ballo mitologico, rappresentato nel teatro all’aperto dell’isola di 0lga in Russia nell’agosto 1857 in occasione della visita dei sovrani tedeschi allo zar Nicola II, otteneva un grande successo anche per merito di una lussuosa messa in scena. In seguito a questa prestigiosa affermazione Minkus si trasferi in Russia nel 1869 e collaborò con Petipa prima a Mosca dove scrisse Don Chisciotte (che rimane uno dei suoi lavori più noti, e ancora nel repertorio del balletto del teatro Bolscioi), quindi a Pietroburgo. In questa città divenne violinosolista e ispettore per la sezione musicale del Teatro Marijnskij tra il 1861 e il 1872, poi compositore di balletti dello stesso teatro, succedendo praticamente a Cesare Pugni. Conservò quella carica fino al 1886. Nel 1872 Gedeonov si rivolse a Cui, Borodin, Mussorgski e Rismki Korsakov per la stesura dell’opera Mlada, ma affidò a Minkus tutte le musiche di balletto dimostrando la considerazione in cui il musicista era tenuto: il progetto poi non andò in porto. La fama di Minkus subì un tracollo negli anni seguenti in seguito alle intuizioni di Vsevolojsky che, quando assunse la direzione dei teatri di stato, offri opportunità a Ciaikovski. La musica di Minkus obbediva alle esigenze “tecniche” del balletto di allora e non aveva particolari pretese; già i critici dell’epoca le riconoscevano una genericità fatta di « scorrevoli melodie e ritmi comuni».

Shakespare, il sogno di una notte di mezza estate

Balletto di Sogno di una notte di mezza estate

Balletto classico

Ballo in tre parti. Coreografia e libretto (da Rosier e De Leuven) di Giovanni Casati. Musica di Paolo Giorza. Scene non indicate. Costumi di G. Zamperoni. Milano, Teatro alla Scala, 27 gennaio 1855. Interpreti: Effisio Catte (Shakespeare), Claudina Cucchi (Miss Olivia), Assunta Razzanelli (Elisabetta d’Inghilterra), Federico Ghedini (Falstafi), Pietro Trigambi (Geremia).

L’ARGOMENTO. Il grande poeta inglese, dimentico del suo genio e dedito a una vita dissipata, è tratto da una taverna dalla regina Elisabetta mascherata, che vuole salvarlo. Nel corso di vicende assai intricate, cui prendon parte la dama della regina, Olivia, il suo geloso fidanzato Latimer, il tronfio Falstaff, i giovani Nellyçe Tom e vari altri personaggi, Shakespeare ritorna a se stesso dopo un’evocazione, approntata dalla regina nei suoi giardini, delle sue creature poetiche: Romeo e Giulietta, Otello, Macbeth. Tutti gli intrighi si risolvono come in sogno e Shakespeare riconosce la regina Elisabetta nella donna che ormai amava, e che gli può concedere soltanto amicizia e protezione. La vicenda si conclude con un grande ballo a corte che festeggia il poeta .

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